• Presentata la stagione 2023/24 del Teatro Comunale

Trio des Alpes

Trio des Alpes - Lunedì 17 luglio ore 21.30 Cortile d'Onore del Palazzo dei Pio

 

CARPINCLASSICA

Cortile d'Onore di Palazzo dei Pio
ingresso gratuito senza prenotazione fino a esaurimento dei posti

 Lunedì 17 luglio ore 21.30
 

Hana Kotkovà violino
Claude Hauri violoncello
Corrado Greco pianoforte

 

Programma

Joseph Haydn (1732 – 1809)
Trio in sol maggiore, Hob. XXV “Zigeunertrio” 
 
Rebecca Clarke (1886-1979)
Trio (1921)
 
Antonín Dvořák (1841-1904)
Trio in mi minore op. 90 “Dumky”

 

Il Trio des Alpes riunisce tre personalità di spicco con l'intento di raggiungere l'essenza di ciò che la musica da camera richiede, cioè di fondere in un dialogo comune personalità musicali distinte al fine di ottenere un unico corpo sonoro. 

Hana Kotková è stata definita “solista sublime” sul New York Times. E di una violinista “seducente, ricca di meraviglie” ha parlato The Strad in occasione della prima esecuzione americana, nel 2012, di “Violin and Orchestra” di Feldman al Lincoln Center di New York, città che già l'aveva vista esordire l'anno precedente alla Carnegie Hall. Fra i numerosi riconoscimenti la vittoria al prestigioso Concorso internazionale “Primavera di Praga”.
Claude Hauri già primo violoncello, ancor giovanissimo, dell'Orchestra Giovanile Mondiale con tournée in tutto il mondo, svolge intensa attività solistica e da camera. Dedica particolare attenzione alla musica contemporanea, con molte prime esecuzioni, tra gli altri di Paul Glass e Salvatore Sciarrino.
Il pianista Corrado Greco contribuisce in maniera fondamentale alla musicalità del Trio, anche grazie alle sue numerose esperienze cameristiche con partner illustri quali Bruno Canino, Mario Ancillotti, Arturo e Rodolfo Bonucci, Giovanni Sollima, Mario Caroli, Massimo Quarta, Fabio Di Casola e con membri dei Berliner Philharmoniker.

I programmi musicali abilmente congegnati e spesso impreziositi da un filo conduttore sono il segno distintivo del complesso, prevedendo opere note e meno note del repertorio, spesso con l'intento di riscoprire pagine ingiustamente desuete. Peculiarità di ogni approccio è la cura del dettaglio nel rispetto del testo originale, alla ricerca delle intenzioni del compositore.


A partire dal 2011 il Trio ha effettuato tournée negli USA, in Brasile, Spagna, Italia, Austria, Germania, Belgio, Francia, Slovenia, Gran Bretagna e Svizzera. Accanto all’attività cameristica è stato più volte “artist in residence” presso Università nordamericane (tra cui la UMBC di Baltimore) e ha eseguito i tripli concerti di Beethoven, Ghedini, Schnyder e Martinu, quest'ultimo in tournée con l’Orchestra da Camera di Mantova.

Nel 2015 Dynamic ha pubblicato il CD “XX Century Women Composers” con musiche di Amy Beach, Lili Boulanger e Rebecca Clarke, che ha ottenuto molti lusinghieri riconoscimenti tra cui spiccano le 5 stelle del mensile specializzato MUSICA e la recensione della prestigiosa rivista Grammophone che così ha scritto: Clarke’s 1921 Trio is the real revelation… It also gets by far the best performance – fluent, committed and wonderfully energetic throughout.

Sempre per Dynamic, in coproduzione con la Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana, il Trio ha ultimato la registrazione integrale dei trii di Antonín Dvorák, il cui primo CD con i trii op. 65 op. 90 ha ottenuto, tra gli altri riconoscimenti, le 5 stelle del mensile specializzato MUSICA.

Haydn e Dvorák sono due autori ben noti agli amanti della musica. Meno conosciuta, almeno in Italia, l’inglese Rebecca Clarke (Harrow 1886 - New York 1979) per cui sono opportune alcune parole di presentazione. Iniziò gli studi alla Royal Academy of Music di Londra nel 1903: iscrittasi al Royal College of Music fu una delle prime donne a studiare composizione. Studiò la viola e proseguì l’apprendistato con Lionel Tertis, uno dei più grandi violisti dell’epoca, il che le consentì di intraprendere la professione – inconsueta ai suoi tempi per una donna – di violista in orchestra, attività che le permise di mantenersi economicamente poiché il padre l’aveva allontanata da casa e aveva smesso di sostenerla. Nel 1912 entrò a far parte della Queen’s Hall Orchestra e contemporaneamente si esibiva come solista e con ensemble da camera formati da sole donne.

A trentadue anni debuttò come compositrice con lo pseudonimo di Anthony Trent; la critica elogiò lo sconosciuto autore, mentre in altre occasioni avanzò congetture indicando il nome Clarke come pseudonimo di colleghi uomini ritenendo inconcepibile che una donna potesse comporre lavori di tale rilievo. Uno dei suoi brani più significativi è il Trio, strutturato in tre movimenti uniti da una minuziosa elaborazione tematica del materiale musicale presentato all’inizio del primo tempo e soprattutto per mezzo di un inciso – usato come una sorta di motto – costituito da una nota ribattuta. Il lavoro, solidamente costruito, mescola suggestioni sonore d’ascendenza diversa che nell’Allegro vigoroso conclusivo richiamano le movenze delle danze folkloriche inglesi e slanci ritmici e percussivi di bartokiana memoria. La sua opera rimase pressoché sconosciuta fino al 1976 quando, in occasione del suo novantesimo compleanno, fu realizzata una trasmissione radiofonica a lei dedicata.